Serena Mancini

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Sono Serena Mancini.

Formatrice e attivista della presenza.

Promuovo pratiche di consapevolezza e di ascolto che accrescono la presenza, facilitano il cambiamento e favoriscono la comunicazione reciproca.

La mia passione è lavorare con i team e le organizzazioni per diffondere una cultura della collaborazione.

Tutte le mie proposte hanno un obiettivo comune: creare uno spazio di presenza in cui essere ed esserci.

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Tempo di lettura: 4 minuti
consapevolezza respiro

Spesso nella ricerca del benessere e della concentrazione, cerchiamo soluzioni all’esterno, dimenticando una risorsa potentissima che abbiamo sempre a portata di mano: il nostro respiro.

Nonostante sia il primo e l’ultimo gesto che compiamo come esseri umani, passiamo la maggior parte della nostra vita respirando in modo inconsapevole. Un respiro superficiale e veloce è spesso associato a situazioni di stress e ansia. Un respiro prolungato e lento è associato a uno stato di rilassamento e di calma. Tuttavia, accorgersi di qual è il nostro ritmo respiratorio, momento per momento, non è semplice.

La respirazione profonda, anche conosciuta come respirazione diaframmatica o respirazione consapevole, è un’antica pratica per il benessere di corpo e mente. In questo post, esploreremo l’importanza del respiro, quali benefici porta e come si può praticare.

Cosa si intende per respirazione profonda

Respirare profondamente è la naturale conseguenza dell’ascolto del respiro spontaneo e del movimento che genera nel corpo.

È opinione diffusa che esista un modo giusto di respirare: l’indicazione più comune è che il respiro dovrebbe essere lento, che bisognerebbe inspirare con il naso, profondamente, preferibilmente con l’addome. Non è così: il respiro giusto non esiste.

Ognuno di noi ha una storia personale e unica che ha lasciato tracce nel corpo e nel ritmo respiratorio. Non solo. Il respiro cambia continuamente in relazione a ciò che viviamo: il flusso di pensieri, emozioni e percezioni si riflette nel ritmo respiratorio, rivelandoci e rivelando agli altri il nostro stato d’animo.

Il respiro ha una regolazione autonoma, involontaria: quando vogliamo piegarlo alla volontà (ad esempio con i cosiddetti “esercizi di respirazione”) non facciamo che creare nuovi ostacoli. Allenare il respiro non è possibile, ma si può ampliare e migliorare la capacità respiratoria.

L’ascolto è la chiave di accesso al respiro profondo. Un ascolto consapevole libera, nel tempo, gli spazi respiratori bloccati da tensioni inconsce e si esprime per tutto il corpo in un movimento di respiro profondo e completo, in cui il diaframma è libero di lasciare uscire e lasciare entrare l’aria.

Respirazione profonda: benefici

La respirazione profonda o consapevole offre una serie di benefici, sia per il corpo che per la mente. Ecco alcuni dei vantaggi più significativi:

Riduzione dello stress

La respirazione profonda e consapevole può aiutare a ridurre lo stress, migliorare il rilassamento e calmare il sistema nervoso.

Migliore concentrazione

La respirazione consapevole può aumentare la concentrazione e la chiarezza mentale, migliorando le prestazioni cognitive.

Salute cardiovascolare

La respirazione profonda può ridurre la pressione sanguigna e migliorare la circolazione sanguigna, contribuendo a una migliore salute cardiovascolare.

Qualità del sonno

La respirazione profonda può ridurre la pressione sanguigna e migliorare la circolazione sanguigna, contribuendo a una migliore salute cardiovascolare.

Gestione dell'ansia

La respirazione consapevole può essere utile nella gestione dell’ansia e degli attacchi di panico.

Aumento dell'energia

La respirazione profonda e completa può aumentare i livelli di energia e ridurre la fatica fisica e mentale.

Migliore funzione polmonare

La pratica di consapevolezza del respiro può migliorare la capacità polmonare e la ventilazione.

La pratica della respirazione profonda può aiutare a sviluppare la consapevolezza di sé e del proprio corpo.

La pratica di consapevolezza del respiro può migliorare la capacità polmonare e la ventilazione.

Praticare la respirazione profonda

Poiché il respiro accade in modo spontaneo e inconscio non può essere praticato come una tecnica che, invece, si applica alle funzioni volontarie del corpo. Il respiro non può essere controllato se non in minima parte sviluppando consapevolezza, attraverso lesperienza di una pratica ripetuta nel tempo.

Si può però espandere le possibilità del respiro: liberandone il movimento nell’intero corpo, creando un’attivazione con movimenti mirati o, ancora, lasciando andare tensioni non volute.

La pratica di respirazione profonda segue uno schema semplice:

  1. Lasciare uscire l’aria
  2. Attendere nella pausa a polmoni vuoti
  3. Lasciare entrare l’aria

Lasciare uscire laria significa creare una condizione corporea di distensione interna: il diaframma si inarca verso l’alto risalendo verso il cuore, il polmone viene compresso, gli organi addominali sono contenuti entro la parete addominale e l’anidride carbonica viene espulsa verso l’esterno.

Dopo lespirazione c’è una pausa a polmoni vuoti, in cui è possibile percepire il potente impulso vitale dell’inspirazione che sta per nascere.

Nellinspirazione permettiamo allaria di entrare: il corpo svuotato di respiro, si impregna di aria proprio come una spugna strizzata che metto nell’acqua. I polmoni si dilatano, la gabbia toracica si allarga, la parete addominale si gonfia leggermente verso l’esterno e si percepisce una lieve espansione nella schiena e nelle spalle. L’atto di inspirare ed espirare “massaggia” gli organi addominali e il bacino, favorendo la circolazione sanguigna e promuovendo una generale sensazione di benessere.

Per poter percepire il ritmo profondo del respiro c’è bisogno, quindi, di distensione, ascolto e percezione.

La respirazione profonda nella formazione aziendale

Spesso durante le formazioni aziendali mi vengono chieste tecniche di respirazione e consapevolezza corporea da applicare per controllare le emozioni ‘difficili’ e le sensazioni ‘scomode’. La verità è che queste tecniche non esistono e se anche esistessero non funzionerebbero.

Come ti ho spiegato in questo articolo, non si agisce sul respiro con la volontà, ma offrendogli “esperienze” in modo che possa trovare anche altre strade. In questo modo il respiro è libero di cambiare e in questo modo è possibile entrare in relazione con le sensazioni e le emozioni. Ed è questo che porto nella formazione aziendale.

Vuoi fare una breve esperienza di respirazione profonda e consapevole?

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