Serena Mancini

Sei qui

Formatrice e attivista della presenza.

Promuovo pratiche di consapevolezza e di ascolto che accrescono la presenza, facilitano il cambiamento e favoriscono la comunicazione reciproca.

La mia passione è lavorare con i team e le organizzazioni per diffondere una cultura della collaborazione.

Tutte le mie proposte hanno un obiettivo comune: creare uno spazio di presenza in cui essere ed esserci.

Se è questo che stai cercando, inizia da qui la tua ricerca.

Lasciati guidare

Tempo di lettura: 3 minuti
Consapevolezza

Attraversiamo tempi di incertezza e veloce cambiamento. Viviamo in condizioni di forte stress e impegno intenso. In questa situazione, avere consapevolezza di sé stessi ed essere presenti è più difficile di quanto sembri.
Abbiamo imparato a funzionare e a performare, a passare velocemente da un compito all’altro. Arriviamo alla fine delle nostre giornate consumati, con il desiderio di avere più tempo per noi, di rallentare, respirare o semplicemente riflettere su quello che abbiamo vissuto durante la giornata. Nonostante le buone intenzioni, però, il tempo per noi stessi finisce in fondo alla lista delle priorità e, giorno dopo giorno, sentiamo crescere dentro un senso di insoddisfazione.
Le pratiche di consapevolezza ci offrono la possibilità di vivere pienamente e di entrare in una relazione più autentica con noi stessi e con gli altr

Qual è il significato di consapevolezza?

L’etimologia della parola ‘consapevolezza’ si riferisce alla possibilità di con-sapere, cioè di ‘sapere con’ e indica “un fenomeno estremamente intimo, interiore, profondo”.
Non una conoscenza semplice e soltanto ma un “tipo di sapere che dà forma all’etica, alla condotta di vita, alla disciplina, rendendole autentiche”.
La consapevolezza si riferisce a una capacità di tipo psicofisico: è l’atto di portare attenzione coscientemente a ciò che facciamo mentre lo facciamo, a ciò che sentiamo mentre lo sentiamo, a ciò che pensiamo mentre lo pensiamo.
Quello a cui prestiamo attenzione, diventa la nostra vita. Per questo lavorare sulla consapevolezza ha la potenzialità di cambiarci la vita. Avere consapevolezza è la porta per riconoscere, comprendere e superare schemi di pensiero automatici e credenze
limitanti che rendono reattivi dal punto di vista emotivo e ci causano sofferenza.

Vivere con consapevolezza ogni giorno

Le pratiche di consapevolezza favoriscono la crescita e la trasformazione personale, ci permettono di ritrovare la strada verso un luogo interiore di equilibrio e libertà.

Gli studi dimostrano che dedicare 12 minuti ogni giorno agli esercizi di consapevolezza consente di:

  • aumentare la capacità di affrontare le sfide della vita
  • allentare la reattività e sviluppare presenza
  • trasformare emozioni, sentimenti e pensieri difficili
  • creare connessioni più autentiche e un’intimità più profonda con sé stessi e con gli altri

Come acquisire maggiore consapevolezza

Ogni nuova capacità richiede pratica per essere attivata e sviluppata. Tutti sappiamo che per mantenere il corpo in salute occorre impegnarsi in una regolare attività fisica. Non la pensiamo, però, allo stesso modo quando si parla di salute psicologica o di migliorare l’attività cognitiva. Per aumentare la consapevolezza non basta decidere di “stare attenti”: il nostro cervello non funziona così. Ogni percorso di apprendimento si fonda sull’esercizio costante e continuativo.

La nostra storia evoluzionistica ha disposto la nostra mente a lavorare in un certo modo di default e non è facile invertire questa direzione. Possiamo però allenarci ad abbandonare specifiche abitudini predefinite che non ci sono utili e possiamo sviluppare la capacità di essere presenti e ‘prestare attenzione a ciò a cui facciamo attenzione’.

Come creare una pratica della consapevolezza quotidiana

Nella mia esperienza, le chiavi per creare e sostenere una quotidiana pratica di consapevolezza sono due.

  • La prima chiave è la semplicità. Un piccolo gesto di attenzione quotidiano può aprirci a un nuovo modo di essere. Dedicare 1 minuto – più volte al giorno – all’ascolto del respiro spontaneo è tutto il tempo che serve per lasciare che la nostra attenzione segua il movimento di un inspiro completo e quello di un espiro completo.
  • La seconda chiave è il piacere di fare quello che stiamo facendo. Riconoscere che, mentre pratichiamo, stiamo creando uno spazio e un tempo per centrarci, riconnetterci e ritrovarci, ci incoraggerà in modo naturale a dedicare più tempo alla pratica quotidiana.

Per aiutarti a compiere i primi passi verso una vita quotidiana più piena e consapevole, ho preparato per te la pratica ‘Consapevolezza del respiro’.

La trovi disponibile gratuitamente nella sezione ‘Pratiche di consapevolezza’ di Vivi Presente, la pubblicazione settimanale in cui condivido riflessioni e scoperte che raccolgo nel mio viaggio alla ricerca di una vita piena di significato e di bellezza.