Attivista della presenza e formatrice. Facilito il cambiamento. Diffondo pratiche di presenza corporea e di ascolto per accrescere la consapevolezza di sé e favorire la comunicazione reciproca.
Incoraggio le persone a riconnettersi con sé stesse e con la bellezza del proprio mondo interiore perché possano tornare a sentirsi intere e vivere pienamente.
Tutte le mie proposte, sia quelle didattiche che quelle artistiche, hanno un obiettivo comune: creare uno spazio di presenza in cui essere ed esserci. Se è questo che stai cercando, inizia da qui la tua ricerca.
Il collaborative learning (o apprendimento collaborativo) è una metodologia di apprendimento in gruppo che, oltre ad essere efficace in ambito scolastico, si sta dimostrano altrettanto valida anche nei contesti lavorativi.
La maggior parte di noi è cresciuto in una cultura che riconosce e celebra solo il successo individuale. Ma i “nuovi eroi” sono le persone che, nelle organizzazioni o nei progetti, sono in grado di creare alleanze e costruire team capaci di collaborare per il raggiungimento di obiettivi comuni. Collaborare per trovare una soluzione a un problema condiviso, significa risolverlo in modo più rapido e con più creatività. Tutti imparano nuove abilità, acquisiscono competenze e insieme si crea innovazione.
Quando si parla di collaborative learning in genere ci si riferisce a una coppia o un gruppo di persone che apprendono lavorando insieme, a volte per scelta, a volte per circostanza. Scegliamo di collaborare con gli altri per dare uno slancio alla nostra creatività, oppure come strategia per unire le forze e realizzare un progetto o costruire un’impresa.
L’implementazione del collaborative learning – se ben progettata e applicata – permette alle persone di unire le forze e le competenze individuali per raggiungere obiettivi comuni, invece di competere. E permette a colleghi di uno stesso team o organizzazione di lavorare fianco a fianco verso obiettivi di apprendimento individuali.
L’apprendimento collaborativo viene spesso scambiato per apprendimento cooperativo. Tra i due c’è una diversità di approccio. Nell’apprendimento cooperativo, i ruoli dei membri del gruppo e le regole sono definiti in modo più strutturato e il gruppo viene organizzato e supervisionato da una figura al di sopra del gruppo (il facilitatore o l’insegnante). Invece, l’apprendimento collaborativo è più fluido: i membri del gruppo sono incoraggiati da un facilitatore a creare la propria struttura e i propri ruoli al suo interno, purché completino il compito assegnato.
Gli elementi essenziali per la creazione di un apprendimento collaborativo efficace sono quattro.
Identificare i principi che guidano la collaborazione può essere sfidante: ogni individuo ha un senso del tempo, priorità e valori differenti. Per questo è particolarmente importante che le diversità di ciascuno siano raccolte in una direzione comune: un proposito formulato in modo chiaro, condiviso con intenzionalità e cura, è fondamentale per il successo di una collaborazione. Due o più partner che condividono una direzione possono raggiungere l’eccellenza in un dato settore e allo stesso tempo rimanere capaci di un pensiero originale e indipendente.
Tenersi insieme in un apprendimento collaborativo non è, quindi, un semplice concetto. È un pratica, che va portata avanti con costanza e interesse. Quando un lavoro comune è una vera collaborazione, persino i disaccordi creativi diventano generativi di nuove idee e soluzioni e sfociano in un apprendimento.
Per sperimentare il collaborative learning e altre forme innovative di apprendimento in azienda, propongo formazioni progettate per sostenere le organizzazioni e aziende nel cambiamento e nelle transizioni.
Attivista della presenza e formatrice. Facilito il cambiamento. Diffondo pratiche di presenza corporea e di ascolto per accrescere la consapevolezza di sé e favorire la comunicazione reciproca.
Incoraggio le persone a riconnettersi con sé stesse e con la bellezza del proprio mondo interiore perché possano tornare a sentirsi intere e vivere pienamente.
Tutte le mie proposte, sia quelle didattiche che quelle artistiche, hanno un obiettivo comune: creare uno spazio di presenza in cui essere ed esserci. Se è questo che stai cercando, inizia da qui la tua ricerca.
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