Ho raccolto però per te le parole di Marina Abramović e di Ulay dal documentario “No predicted end”.
In un’ora e mezza di filmato, ricostruiscono la loro incredibile storia d’amore e ricerca artistica, indagano sulle ragioni della separazione e cercano – insieme, attraverso il dialogo – la strada verso una riconciliazione profonda in grado di portarli al di là delle battaglie legali che li avevano tenuti lontani per anni.
Si chiama “Giustizia Riparativa” ed è “un processo in cui vittime e autori del reato, partecipano insieme attivamente alla risoluzione delle conseguenze del reato, generalmente con l’aiuto di un facilitatore”. La testimonianza di un percorso faticoso e straordinario, che per anni ha messo a dialogo Agnese Moro, figlia dell’onorevole Moro, e i responsabili del rapimento e dell’omicidio di suo padre e degli uomini della scorta.
Nell’estate del 2008 – pochi mesi dopo la nascita della mia prima bimba – ho passato diverse settimane in Puglia dai miei genitori. In quei giorni mi capitò di leggere un articolo su Yoga Journal che si intitolava “Lezioni di Libertà”.
Ognuno di noi vive una doppia biografia: una biografia “ordinaria”, che si svolge secondo un fluire cronologico di accadimenti quotidiani, e la “vera biografia”, quella in cui si manifesta l’elemento unico e irripetibile della propria individualità.
Ci sono libri che hanno il potere di risvegliarci, di scuotere così profondamente la nostra visione delle cose che, dopo averli letti, il mondo non è più lo stesso. “Il Codice dell’Anima” di James Hillman è uno di questi libri.